GARA NAZIONALE SUL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO: A ROMA LA SFIDA TRA GIOVANI E DIRITTI UMANI
GARA NAZIONALE SUL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO: A ROMA LA SFIDA TRA GIOVANI E DIRITTI UMANI
di Anacleto Antonini
Dal 16 al 18 maggio si è svolta a Roma la gara nazionale sul Diritto Internazionale Umanitario organizzata dalla Croce Rossa Italiana (CRI) sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana con il patrocinio del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Un evento di alto valore educativo e civile che ha visto protagonisti oltre cento studenti e studentesse del terzo e quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado, provenienti da 18 regioni italiane. La regione Umbria è stata rappresentata dai ragazzi e ragazze dell'Istituto Tecnico Economico, Turistico, Tecnologico Aeronautico F. Scarpellini di Foligno: Arsoski Hristijan, Cesarini Valerio, Gnozza Nicole, Iosif Elisa, Lupo Emma Maria, Mancinelli Mattia. Sono stati accompagnati dal prof. Anacleto Antonini docente di religione e dalla tutor della sezione regionale CRI Vanesa Rodriguez Feltan. La competizione, ospitata presso la sede nazionale della Croce Rossa, si è rivelata un’occasione unica per avvicinare le giovani generazioni ai principi fondamentali del Diritto Internazionale Umanitario (DIU) a seguito della Convenzione di Ginevra, firmata il 22 agosto 1864, che rappresenta un punto di svolta nella storia del diritto internazionale umanitario, stabilendo le basi per la protezione delle vittime di conflitto e il rispetto della dignità umana. Per due giorni, gli studenti divisi in 18 squadre hanno vissuto simulazioni realistiche di conflitti armati, visite a campi di prigionia, interviste a prigionieri di guerra, processi per crimini di guerra. Un’esperienza intensa e formativa, in cui i giovani hanno messo alla prova le loro conoscenze, affrontando sfide etiche e giuridiche in scenari complessi. “Questa gara non è solo un’occasione di apprendimento – ha dichiarato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana – ma un modo per far crescere una nuova generazione consapevole dei valori umanitari e pronta a difendere la dignità dell’essere umano anche nei momenti più drammatici della storia. Il livello di preparazione dimostrato dagli studenti è stato altissimo, segno del lavoro svolto nelle scuole e nelle strutture territoriali della CRI”. La finale, emozionante e combattuta fino all’ultimo punto, ha premiato non solo la squadra vincitrice, ma tutti i partecipanti, veri ambasciatori dei valori di umanità, imparzialità e neutralità. Il Dott. Antonino Calvano consigliere Nazionale CRI alla cerimonia finale ha esortato i presenti, giovani, docenti, istituzioni, volontari, “a non smettere di parlare dei diritti umani nonostante i tanti conflitti perchè la pace non è una realtà scontata ma si deve costruire insieme. Il Diritto Umanitario Internazionale è un codice di valori non negoziabili. Conoscerlo e comprenderlo a scuola è un impegno importante che si concretizza poi nella tutela delle persone più fragili e indifese”.